Prendersi cura del mondo che ci circonda e ci sostiene significa prendersi cura di noi stessi.

Mettere al centro la soddisfazione del cliente è fondamentale per noi

Ci prendiamo cura di verificare attentamente i nostri prodotti in tutte le fasi, dalla produzione alla consegna.

Furniture Shop

news Post

Siamo qui per presentarvi una visione rivoluzionaria del benessere globale

Dopo mesi di cure, un’attenta essiccazione e concia della vostra cannabis, bisogna ora pensare al miglior modo per conservarla preservando quanto più possibile e a lungo il lavoro fatto e i risultati ottenuti.


Che si tratti di uso medico o ricreativo, la conservazione della cannabis è essenziale per mantenerla in buone condizioni per un lungo periodo. Esistono diverse tecniche per mantenere la freschezza ma la domanda che ci poniamo oggi è se il congelamento è una di queste?

Prima di tutto, dobbiamo aver presente alcune buone pratiche generali, utili per la conservazione dell’erba. I quattro fattori fondamentali da tenere in considerazione sono luce, umidità, frizione e temperatura. Quest’ultimo potrebbe apparire come il più rilevante per quanto riguarda il congelare l’erba, ma come vedremo non è il solo ad entrare in gioco.

Luce

La cannabis è sensibile agli effetti dannosi dei raggi UVB che causano la scomposizione del THC, il principale ingrediente psicoattivo. Gli UVB non sono completamente nocivi: molti coltivatori si affidano ad alti livelli di UVB durante la fase di coltivazione, per incrementare la produzione di tricomi; ma nella fase di conservazione, sono un acerrimo nemico.

Qualsiasi buon metodo di conservazione dell’erba deve prevedere di bloccare in qualche modo i raggi UVB: che sia conservandola in recipienti di vetro violetto, che bloccano in modo specifico i raggi UVB, o in recipienti opachi, o nella completa oscurità.

Umidità

Nella cannabis, la roba buona è concentrata nei tricomi. I tricomi possiedono dei piccoli sacchetti riempiti di resina che contengono cannabinoidi e terpeni, ovvero le molecole responsabili dei tanto acclamati effetti ed aromi della cannabis. Un essiccamento eccessivo può portare ad una degradazione dei tricomi; pertanto, l’erba vecchia e secca non sarà soltanto aspra, ma sarà anche meno potente e saporita.

Detto questo, nemmeno l’umidità eccessiva va troppo bene: ne può risultare la crescita di muffa, funghi, ed ogni sorta di altre cose spiacevoli che sicuramente non volete trovare sulla vostra erba.

Alcuni appassionati cannabici sostengono che un’umidità relativa superiore al 65% può portare alla formazione di funghi, mentre altri affermano che una qualunque percentuale compresa fra 55 e 62% è l’ideale. Ciò potrebbe variare a seconda del tipo di erba, oltre che del tipo di recipienti che usate: dei contenitori ermetici faranno meraviglie nel prevenire muffe ed altri parassiti.

Qualsiasi buon metodo di conservazione dell’erba deve prevedere di bloccare in qualche modo i raggi UVB: che sia conservandola in recipienti di vetro violetto, che bloccano in modo specifico i raggi UVB, o in recipienti opachi, o nella completa oscurità.

Frizione

I tricomi sulla superficie dei fiori di cannabis sono delicati, e possono facilmente spezzarsi. Qualsiasi metodo di conservazione in cui la vostra erba viene continuamente sbriciolata, schiacciata, o ci si sieda sopra non è l’ideale.

Temperatura

Esattamente come la maggior parte del cibo ed altre cose deperibili, la cannabis ama i posti bui e freschi dopo essere stata conciata. Le temperature oltre i 25°C e gli ambienti umidi possono aumentare molto il rischio di muffe. Una volta che la muffa attacca le tue cime preziose, rovinerà il vostro raccolto prima ancora che ve ne rendiate conto. Di contro, anche mantenere le vostre cime troppo secche non è una buona cosa. Il calore secco non renderà le cime solamente secche e friabili, intaccherà in modo negativo l’aroma e renderà la fumata amara.

Le migliori temperature per conservare la vostra erba, sono tra i 10-15°C in una zona buia e moderatamente umida.

Ma c’è qualche ragione concreta per non scendere a temperature più basse? O addirittura per congelare? D’altro canto il modo con cui conserviamo normalmente il cibo, le erbe fresche, la frutta e la verdura è di tenerli nel frigo o nel freezer.

Sebbene sia possibile congelare la cannabis, potrebbe non essere il modo migliore per conservarla, anche se esistono differenti punti di vista sull’argomento. C’è chi sostiene, infatti, che pur sembrando un’idea bizzarra, il congelamento stia diventando una pratica sempre più diffusa tra i coltivatori domestici ma anche tra i grandi produttori. I sostenitori di quest’idea affermano senza problemi che una volta chiuse le nostre cime in un barattolo sottovuoto e ben sigillato si può procedere a mettere, nella massima sicurezza, la nostra scorta nel congelatore per una conservazione a lungo termine. Dopo uno o due anni, quando ne avrete bisogno, potrete toglierla dal congelatore e lasciarla scongelare facendo massima attenzione a tenere le mani lontano dalle cime finché saranno ancora congelate, poiché i tricomi saranno molto fragili. A detta di questa parte di sostenitori del congelamento, una scorta congelata resta un prodotto di alta qualità, paragonabile alle cime conservate con metodi classici, sebbene lo strato più superficiale della cannabis congelata sarà di qualità inferiore, dato che l’aria e l’acqua potrebbero averlo in parte degradato.

Ma c’è chi invece è completamente in disaccordo con questa teoria e sostiene che una volta tolta la vostra erba dal congelatore, scongelata, essiccata e rollata in uno spinello o caricata in un bong o un vaporizzatore, potreste ritrovarvi ad aver perso una buona parte della sua qualità e anche dei suoi effetti.

Anche dopo aver conciato e conservato l’ erba in modo giusto, infatti, il suo processo di decarbossilazione è ancora in corso, anche se molto più lentamente. Questo è il processo che nel tempo converte il THC-A non psicoattivo della marijuana in THC, che è il composto principale responsabile per lo sballo. In altre parole, la vostra cannabis diventa lentamente più potente.

Se mettete la cannabis nel freezer, questo processo si arresta e come risultato l’erba diventerà meno potente.

Ma l’interruzione del processo di decarbossilazione non è l’unica cosa che succede alla vostra erba nel freezer.

Mettendo l’erba nel congelatore, tutte le molecole d’acqua contenute in essa si espandono, distruggendo l’integrità strutturale delle cellule che raggiungono la temperatura di congelamento. Quindi, quando togliete l’erba dal freezer e la fate scongelare, quelle sostanze chimiche si contraggono, lasciandovi con un pasticcio molliccio e umido.

I tricomi resinosi che contengono cannabinoidi (come THC e CBD ) e i terpeni, le sostanze chimiche che danno all’erba il suo brio, cristallizzano nel congelatore. Di conseguenza, i tricomi diventano super fragili e si staccano facilmente dalle cime, spesso cadendo sul fondo del contenitore in cui sono conservate.

Inoltre, se l’involucro che usate non è completamente ermetico, la vostra erba potrebbe “bruciarsi” per il gelo, e scongelarla diventerebbe un incubo. Anche nel migliore dei casi, delle drastiche modificazioni di umidità e temperatura possono rendere il processo di scongelamento molto stressante, e mettere la vostra erba a rischio di perdere le sue caratteristiche, o di attirare agenti patogeni.

Recent Post

0 commenti

Invia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Shopping cart0
There are no products in the cart!
Continua a fare acquisti
0
X
Open chat
Ha bisogno di aiuto?
Salve
Come possiamo aiutarvi?